Articolo. Dijon notre ville – Marzo 2004 – n°158 – p.25
È uno scultore europeo di talento che presenta la galleria Gaston Gérard, al 25 rue du Petit Potet fino al 25 aprile. Una mostra che merita una visita. Wolfgang Alexander Kossuth è uno scultore contemporaneo con un percorso atipico. Nato a Pfronten (Germania) nel 1947, è stato un giovane musicista di talento, vincitore del premio per il violino a Napoli e del concorso internazionale del Teatro alla Scala di Milano, prima di intraprendere una breve carriera di musicista e direttore d’orchestra che interrompe alla fine degli anni ’70 per dedicarsi alla scultura. “Mi è bastato un po’ di coraggio e capire che con la scultura sarei stato più libero, più creativo”, spiega. Da allora, le creazioni e le esposizioni si susseguiranno a un ritmo frenetico e W. Alexander Kossuth diventerà in pochi anni uno degli artisti di punta nell’universo contemporaneo dei creatori. Crea molto, ma parla poco, come se l’evidenza del suo lavoro bastasse a spiegare l’interesse suscitato dalle sue “performance plastiche”. In qualche modo, si tratta di una problematica del genio che incontra sia i critici d’arte che gli spettatori profani con una tranquilla sicurezza del talento. Il suo unico soggetto, nella sua diversità, è la “figura umana”, che declina in numerose rappresentazioni del corpo umano, in cui l’insieme e il dettaglio contribuiscono a un’espressione straordinaria. Michael Engelhard ha scritto a proposito di lui: “L’arte di Kossuth si distingue dal classicismo per questa esperienza sensoriale della bellezza del corpo umano”. Per questo motivo, la sua opera è decisamente personale ed è una delle ragioni per cui ci tocca così profondamente.
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